Scontri prima di Mantova-Padova, Daspo a 12 ultras, 10 sono padovani

Il questore di Mantova Paolo Sartori ha emesso dodici Daspo nei confronti di altrettanti tifosi del Mantova e del Padova che domenica 7 novembre avevano dato origine a scontri, vicino allo stadio Martelli, prima della partita di Lega Pro. Il divieto di accesso alle manifestazioni sportive , che va dai 5 ai 7 anni a seconda del coinvolgimento delle singole persone, riguarderà due ultras del Mantova di 31 e 37 anni residenti in città e 10 del Padova tra i 21 e 47 anni, residenti a Padova (cinque) e nei paesi della provincia (due ad Abano Terme, e gli altri a Vigonza, Ponte San Nicolò, Villafranca padovana e Rubano).
I dodici sono stati anche denunciati per rissa, porto di oggetti atti ad offendere e per aver lanciato e utilizzato oggetti contundenti. “È inammissibile – ha detto il questore – che un evento sportivo possa essere usato come pretesto, da parte di una minoranza di individui già noti alle forze dell’ordine, per porre in essere preordinati, organizzati atti di violenza. Quello che è avvenuto in Piazza dei Mille – ove solo grazie all’immediato intervento della Polizia non si sono riscontrati feriti – ha creato non pochi disagi e preoccupazione tra la cittadinanza che abita in quella zona, e per questo motivo ho deciso di intervenire con fermezza. Tali atti di violenza sono intollerabili, e come tali verranno considerati e sanzionati. Solo grazie all’immediato intervento della Polizia non si sono riscontrati feriti”.
LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI
I due gruppi delle opposte tifoserie si sono violentemente affrontati nel Centro cittadino, più precisamente in Piazza dei Mille e vie limitrofe, verso le 16.30, un’ora prima dell’inizio del match. “Poco prima del fischio iniziale della partita, infatti, una ventina di ultras del Padova, con il preordinato intento di creare disordini, – si legge nel comunicato della polzia – dopo essere giunti a Mantova in ordine sparso con mezzi privati ed aver tentato di eludere le indicazioni fornite dalle Autorità circa le modalità con le quali accedere allo Stadio, si erano ricongiunti in Piazza dei Mille, raggiunta attraverso vie interne, e qui – in Via Salnitro e nei pressi dell’ARCI “Donini” – si sono trovati di fronte ad un gruppo di ultras mantovani, a conoscenza del loro arrivo ed intenzionati ad affrontarli.
Non appena entrate in contatto, tra le due fazioni era scoppiato immediatamente un breve ma violento scontro, che ha visto coinvolti circa una trentina di ultras, di cui alcuni armati di cinte ed aste delle bandiere utilizzate come bastoni. Solo il tempestivo e deciso intervento della Polizia in tenuta antisommossa riusciva ad interrompere le violenze, a scongiurare il peggio e ad evitare che qualcuno dei contendenti potesse rimanere ferito – aggiungono -. Gli Investigatori della D.I.G.O.S. di Mantova, quindi, coadiuvati dai colleghi di Padova, attraverso una complessa attività informativa ed investigativa ed a seguito dell’attenta visualizzazione dei filmati delle telecamere di sicurezza installate nella zona sono riusciti, sino ad ora, a dare un nome ed un volto a buona parte di coloro che erano presenti agli scontri.
PER QUANTO TEMPO LONTANI DAGLI STADI
Nello specifico il Questore Sartori ha emesso 7 D.A.SPO. per la durata di 3 anni nei confronti di altrettanti tifosi partecipanti alla rissa, mentre nei confronti degli altri 5 ultras – tutti già colpiti in precedenza da analoghi provvedimenti interdittivi – ha emesso altrettanti D.A.SPO. per la durata di 7 anni nei confronti di un soggetto pluri-recidivo, e di 5 anni nei confronti degli altri 4 individui; per tutti questi periodi coloro che sono stati colpiti da questi provvedimenti non potranno assistere ad alcun evento sportivo su tutto il territorio nazionale ed all’estero, così come, allo stesso modo, da 3 ore prima a 3 ore dopo gli incontri di calcio delle squadre del Mantova e del Padova non potranno essere presenti in tutte le vie che si trovano nelle zone limitrofe agli Stadi. I recidivi, infine, avranno l’obbligo di presentarsi per la firma presso gli Uffici di Polizia durante gli incontri di calcio delle squadre delle rispettive Città.
Sono attualmente in corso ulteriori accertamenti volti ad identificare altre persone che hanno preso parte agli scontri; anche nei confronti di costoro, pertanto, verranno emessi successivi, analoghi provvedimenti.