Nella palestra della Falconetto, ecco com'è andata l'accoglienza a scuola VIDEO
Erano arrivati lo scorso 18 agosto, qui nella palestra della scuola media Falconetto, una trentina di profughi, quando il sistema della microaccoglienza nella rete dei cas, gli appartamenti gestiti dalle cooperative in tutto il territorio di città e provincia, era ormai saturo. Così si era passati alle palestre delle scuole, con la promessa – mantenuta – di liberarle per l’inizio delle lezioni, tenendo conto di tutte le operazioni di pulizia e sanificazione.
Ora gli insegnanti della scuola hanno chiesto alla cooperativa Veneto Insieme, che si è occupata di gestire nella palestra la trentina di profughi ora distribuiti nella rete degli appartamenti cas tra Padova, Pernumia e Piazzola, di raccontare questa storia, quest’uso alternativo temporaneo che è stato fatto della loro palestra, ai ragazzi che ci torneranno presto a fare educazione fisica.
Per spiegare loro quest’esperienza di aiuto che si è rivelata anche di accoglienza da parte del quartiere Forcellini.
L’assessore comunale Cristina Piva in sopralluogo alla palestra ha incontrato i responsabili della cooperativa che s’è occupata dell’accoglienza e raccolto un bilancio che in qualche modo oggi stupisce, fuori dal coro…
Sono quasi 2000 i profughi oggi accolti nel padovano, inseriti nella rete degli appartamenti gestiti dal sistema delle cooperative. Una micro-accoglienza che è la strada migliore e meno impattante, confermano gli addetti ai lavori. Che è anche la strada più sicura, inserendo questi migranti in contesti seguiti e controllati, al riparo dal rischio di divenire manovalanza della criminalità - spiegano i rappresentanti della cooperativa…