Attualità di Redazione , 26/01/2023 7:50

Nuova Terapia intensiva a Cittadella: ad alta intensità di cura e di "umanizzazione"

Terapia Intensiva a Cittadella
Terapia Intensiva a Cittadella

E' entrata in piena operatività la nuova Terapia intensiva dell'Ospedale di Cittadella, ad alta intensità di cura e di "umanizzazione". Alle pareti compaiono decorazioni rasserenanti, l’illuminazione è biodinamica circadiana, ci sono stanze dedicate ai colloqui coi parenti, i letti sono movimententati via pc, parte dell’attrezzatura a servizio del paziente è trasportabile, in un’ottica di integrazione tra ospedali. 
Bell’esempio di Terapia intensiva diffusa, rappresenta il primo caso di nuova terapia intensiva realizzata in Veneto con ricorso agli accordi quadro della Struttura Commissariale.

Il nuovo reparto presenta 6 posti letto in camera singola e 2 in stanza doppia, di cui 2 dotati di filtro infettivi, al fine di permettere il ricovero di pazienti con patologie altamente infettive. In particolare è stato strutturato per consentire diversi gradi di ricettività nei confronti degli infettivi: in base alle esigenze, è possibile la conversione delle pressioni di utilizzo dei locali fino alla completa conversione di tutto il reparto. E’ possibile inoltre utilizzare le degenze filtrate in sovrapressione rispetto ai locali adiacenti per tutelare la salute dei pazienti immunodepressi ovvero a pressione negativa per contenere eventuali contaminanti o virus all’interno della degenza. Sono stati installati anche dei filtri canister in ripresa al fine di restituire all’ambiente esterno aria filtrata e pulita da contaminanti in analogia a quanto avviene nei laboratori di classe BL3.

“L’umanizzazione degli ambienti è stata particolarmente curata - riferiscono i vertici dell'Ulss 6 -: oltre a stanze dedicate al colloquio con i parenti, negli spazi comuni e di degenza sono state realizzate decorazioni parietali per rendere più gradevole l’impatto visivo. Posta grande cura nello studio dell’illuminazione: la luce per migliorare il recupero dei pazienti, risultato di un attento studio illuminotecnico basato su richieste specifiche dello staff medico che opera nel reparto”.

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