Peschiera: una giornata per parlare di baby gang, invito ai parlamentari veronesi
“La stagione estiva si sta avvicinando e io vorrei che tenessimo ben presente cos’è successo qui a Peschiera lo scorso 2 giugno. Se non facciamo qualcosa, qualcosa di serio e ragionato, succederà di nuovo. Qui oppure altrove. Nessun luogo può considerarsi immune”. Sono le parole del Sindaco di Peschiera del Garda Orietta Gaiulli nell’annunciare “Giovani sul Filo”, un appuntamento organizzato il 19 gennaio nella Caserma d’Artiglieria di Porta Verona e interamente dedicato al problema baby gang.
Una scelta maturata già all’indomani della maxi rissa che lo scorso giugno ha visto sul lungolago di Peschiera del Garda oltre duemila ragazzi, in gran parte minorenni, mettere a ferro e fuoco le spiagge e terrorizzare le persone presente. Ragazzi provenienti da Milano e Verona che si erano dati appuntamento a Peschiera del Garda tramite TikTok.
Durante la giornata interverranno professori, psichiatri, educatori, forze dell’ordine.
Ad essere chiamati a raccolta, i politici veronesi.
“Ho mandato un invito a tutti i parlamentari veronesi – dice Gaiulli- e mi auguro che lo raccolgano. Credo siano tenuti a prestare la massima attenzione ad un fenomeno che deve essere trattato con serietà. Quello che mi aspetto, poi, è che ci siano risposte concrete, anche a livello normativo”.
La giornata, organizzata dalla Cooperativa il Calabrone ETS che da anni lavora con gli adolescenti e per gli adolescenti sul territorio di Peschiera, con il patrocinio anche dell’Ulss9, inizierà alle 10 per concludersi alle 17. Al centro del dibattito il fenomeno delle baby gang, del disagio, dell’emarginazione sociale, dell’immigrazione di seconda generazione, del fallimento di un processo di reale integrazione.
“Abbiamo colto l’invito del Sindaco ad organizzare questa giornata con grande piacere”, spiega Emiliano Piccagli, pedagogista della Cooperativa Il Calabrone, da oltre trent’anni impegnato sul territorio.
“Quello che è successo il 2 giugno mi ha colpito molto. Mi ha fatto arrabbiare, mi ha destabilizzato. Questa giornata la vedo come un modo per superare l’incapacità di dare un senso a quella cosa”. Sul palco della Caserma, nel corso della giornata, si succederanno interventi molto diversi tra loro, in modo da dare una visione composita di un fenomeno che di certo non è semplice, uniforme.
Dopo i saluti da parte del Sindaco Orietta Gaiulli e del coordinatore sociale dell’Ulss 9 Distretto Ovest Veronese Paolo Giavoni, entrambi patrocinatori dell’evento, ci sarà un talk che vedrà confrontarsi le visioni di Gabriele Rabaiotti, professore di Analisi della Città e del Territorio del Politecnico di Milano, e Ivo Lizzola, professore ordinario di Pedagogia generale e sociale dell’Università di Bergamo. Ci sarà così un importante sguardo sulle politiche abitative, sui movimenti, i territori.
“Non vogliamo analizzare il fenomeno da un unico punto di vista ma cercare di comprenderne la complessità”, sottolinea Piccagli.
A moderare il dibattito Massimo Ruggeri, vicepresidente della Cooperativa Il Calabrone ETS. A chiudere la mattinata sarà Erica Cestari, educatrice dell’Ulss9 a Peschiera del Garda, che illustrerà l’esperienza all’interno di un Comune che ogni anno, da anni, investe tantissimo, in termini di tempo ma anche in termini meramente economici, sui giovani e la prevenzione del disagio. Nel pomeriggio, invece, due gruppi di lavoro distinti. Uno dedicato alle politiche educative, l’altro alle politiche territoriali.
Nel primo interverrà Giuseppe Battaglia, medico psichiatra dell’adolescenza e psicoterapeuta familiare. Nel secondo Alessandro Augelli, Presidente della Cooperativa Il Calabrone.
“A Peschiera investiamo da anni sui giovani”, spiega il Sindaco Gaiulli. “Da quando ero assessore investiamo ogni anno importanti fondi per le iniziative dedicate a prevenire il disagio giovanile. Lo scorso due giugno, vorrei ricordarlo, non c’era nessun giovane di Peschiera del Garda coinvolto negli scontri. Ma il 19 non ci ritroveremo qui per dire quanto siamo bravi ma per chiedere a tutti un investimento sul nostro territorio. Un territorio che deve essere tutelato. Se non facciamo niente il problema si ripresenterà, più grave di prima”.