Attualità di Redazione , 15/12/2022 13:40

Da 19 anni è al servizio degli ultimi della società: la storia di Don Luca Favarin VIDEO

Don Luca Favarin

Un fulmine a ciel sereno, o forse no, il cielo era nuvoloso da tempo. Don Luca Favarin, prete dell’accoglienza, scrive un post sul proprio profilo facebook in cui annuncia la rottura dei suoi rapporti con la Diocesi di Padova e fa capire che potrebbe presto lasciare l’abito talare e continuare nel suo progetto di inclusione e di salvataggio di giovani vite sulla strada, senza più essere prete. “Il coraggio di togliere il disturbo? Eccolo. Mi sono davvero stancato. Dopo 20 anni in cui accogliamo disgraziati di giorno e di notte, ragazzetti che arrivano nelle nostre case con la pancia piena di ovuli di droga o con la faccia dilaniata dalle risse di strada io non voglio giocare all’eroe di turno o al profetuncolo emarginato dall’istituzione ecclesiastica”, scrive Don Luca. Il sacerdote ha messo in piedi la sua realtà 19 anni fa, in primis la cooperativa Percorso Vita. Oltre 50 le persone che gravitano attorno al suo mondo: operatori, volontari ed educatori. Gestisce un centro di accoglienza per minori in gravi difficoltà, altri per rifugiati. Si è occupato di incontrare le prostitute, sfruttate sulle strade, per indicare loro una via di salvezza. Don Luca scrive: Mi si dice ‘quello che fai crea disagio alla diocesi’. No cara istituzione ecclesiastica. Quello che facciamo è creare inclusione, solidarietà, accoglienza, umanità, e anche qualità e cultura. Lo chiamate disagio? È considerato incompatibile? Ne prendo atto, ma non rinuncio a fare quello che stiamo facendo: la cosa più bella della vita. E se suscita disagio in qualche benpensante ben venga!
 

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