Cartiere in crisi: Saci ferma la produzione, Rivalta pronta alla cassa integrazione VIDEO
Obbligate a fermare la produzione per l’impossibilità di sostenere costi di gestione ormai alle stelle. Le Cartiere Saci di Cadidavid sono state costrette allo stop ai macchinari dopo mesi di bollette da capogiro che tanto avevano fatto discutere. Lo scorso gennaio, infatti, l’azienda si era vista recapitare una fattura da quasi due milioni di euro, contro i 300 mila dello stesso periodo dell’anno precedente. Da martedì in fabbrica sono presenti solo i manutentori, per le opere di routine, mentre i 150 dipendenti sono in ferie forzate a causa dello stop alla produzione deciso dalla proprietà. Proprietà che, rappresentata dall’amministratore delegato Lorenzo Poli, nonché presidente di Assoindustria rilancia un allarme finora inascoltato. “Nell’attuale shock energetico, nel quale le imprese energivore si trovano ad operare, – evidenzia Poli – sempre più cartiere italiane si stanno fermando perché i costi del gas per produrre una tonnellate di carta sono nettamente superiori al costo di vendita finale”.
A Verona e provincia sono quattro le cartiere attive, più una in stato di abbandono, ora acquistata da arabi. Oltre Saci, un’altra azienda che sta affrontando un periodo di estrema difficoltà è la Cartiera Rivalta a Brentino Belluno, che per salvare i posti di lavoro si appresta ad attivare la cassa integrazione. Il servizio di Giovanni Vitacchio.