Slovacchia, candidato presidenziale attaccato perché gay: "Lo provano alcune foto a Verona"
Nei giorni scorsi, in vista del ballottaggio delle elezioni presidenziali in Slovacchia, i media sono tornati ad occuparsi di informazioni legate all'orientamento sessuale di uno dei due contendenti, l'ex-premier e presidente del Parlamento, Peter Pellegrini. Lo spunto stavolta è stato un video in cui un ex-premier, Igor Matovic, parla della proprietà della villa di Bratislava in cui abita Pellegrini e sostiene che il candidato presidenziale ha una relazione con un deputato del proprio partito, lo Hlas-Sd.
Due mesi fa, quando il celibe Pellegrini aveva annunciato la propria candidatura a presidente della Slovacchia, dichiarò che non condivide la casa con nessuno e che, venisse eletto capo dello Stato, non ci sarebbe alcuna first lady o altra persona al suo fianco. Media sostengono che la villa in cui abita Pellegrini è di proprietà di un suo collega di partito, Peter Nahlik.
L'ex-premier Matovic ha anche mostrato fotografie scattate a Verona tre anni fa che ritrarrebbero Pellegrini insieme a Nahlik. Le immagini sono state rilanciate dal sito denikn.sk.
"L'orientamento sessuale 'minoritario' di Pellegrini è stato per anni di dominio pubblico", almeno "per chi si occupa di politica. Ma, nel momento in cui si candida alla presidenza, finisce logicamente di più sotto i riflettori. È importante per la gente" conoscerlo, ha spiegato il sociologo slovacco Michal Vasecka.
Questo suo orientamento potrebbe dissuadere alcuni elettori del partito Hlas e anche i sostenitori dei nazionalisti, degli estremisti e del filo-russo Stefan Harabin, arrivato terzo al primo turno, ha avvertito il sociologo parlando al sito aktualne.cz. Nel complesso gli estremisti però voteranno comunque per Pellegrini dato che "l'omofobia è tra loro più debole rispetto al sentimento anti-Occidentale", ha detto Vasecka.