Sarà sicuramente un'emozione. Umberto Germano è pronto a tornare nel "suo" Euganeo, lì dove ha giocato dal 2019 al 2023: 121 presenze, 2 gol e tre assist per il jolly che oggi veste la maglia della Triestina. Germano fu uno dei sacrificati nella prima gestione Mirabelli e si dice sempre molto legato al Padova. “Ci ho giocato tre anni e mezzo, e sono tanti - ha detto al Piccolo di Trieste - E' normale che si sia creato un forte legame con la piazza”. Tanto più se in quel lasso di tempo il gruppo biancoscudato ha sfiorato per due volte la Serie B. “Per due anni siamo arrivati secondi e in entrambe le stagioni siamo arrivati alla finale playoff: la prima persa all’ultimo rigore con l’Alessandria e la seconda con il Palermo. Due anni fantastici a livello di risultati ma con il rammarico della mancata promozione, in due stagioni abbiamo fatto 164 punti e non sono bastati per salire”.

Germano dice di essersi rifatto a Trieste “la salvezza dello scorso anno è stata come una promozione”. Obiettivo che ora è tanto per gli alabardati quanto per i biancoscudati: l'esterno guarda al Padova come una delle più forti rivali. "Ha un’ottima struttura di squadra e ha fatto un campionato pazzesco - ha dichiarato al Piccolo di Trieste - ma ha la sfortuna di trovare sempre qualcuno che fa un campionato allucinante come stavolta ha fatto il Mantova. Però penso che ultimamente il Vicenza stia meglio come squadra, anche se il Padova può sicuramente dire la sua".

E la Triestina? "Puntiamo ad arrivare il più in alto possibile: la nostra rosa è importante e la squadra è forte, dipende da quanto vogliamo fare e soprattutto se lo vogliamo fare tutti, se lo facciamo insomma da squadra unita. Anche perché dopo un anno così vogliamo chiudere bene". Prima dei playoff, però, il ritorno a Padova. “Una partita un po' particolare, anche se oramai sono abituato a giocare da ex…"