la Redazione

Banche, Castagna: Ora non ci sono le condizioni per la fusione

Il BancoBpm accantona ipotesi di aggregazioni dopo "aver parlato con diversi interlocutori" poiché in questo "momento non sembrano esserci i presupposti per avviare un percorso di consolidamento" e il "terzo polo bancario non è un'ossessione". Lo afferma l'ad del gruppo Giuseppe Castagna in un'intervista al Corriere dove spiega di non aver "mai parlato con Unicredit da quando è arrivato il nuovo amministratore delegato (Andrea Orcel, ndr)", ipotesi circolata a giugno sul mercato.

"Peraltro - aggiunge - Unicredit ha un dialogo in corso con un'altra banca (Mps) e pertanto non ritengo sia corretto fare alcun commento". Castagna specifica inoltre di non essere interessato a Mps: "Veniamo da un'operazione complicata. Oltre a considerare aspetti finanziari, di diversa capitalizzazione e dimensione. Continuiamo peraltro a essere interessati a espanderci in alcune aree geografiche di nostro interesse". L'ad spiega che in merito a possibili aggregazioni "evidentemente non ci sono ancora le condizioni. Inoltre, sono cambiati gli amministratori delegati di due delle principali banche coinvolte nel possibile riassetto del credito. A questo punto ci siamo decisi a presentare al mercato, lo faremo entro novembre, un piano stand alone che possa esprimere da qui al 2024 il vero potenziale della nostra banca". "Noi - ha rivendicato - siamo sempre stati fautori di una apertura. Rivendichiamo il merito della prima operazione sotto l'egida della Bce, che riteniamo sia stata molto utile al Paese e ora anche per noi, perché iniziamo a raccogliere i risultati e iniziamo finalmente a essere premiati dal mercato".