la Redazione

Spisal Ulss 6: controllate 2.778 imprese ed elevate sanzioni per 1.221.592 euro

La provincia di Padova conta un numero importante di aziende, in particolare piccole e medie imprese, prevalentemente nel settore terziario e manifatturiero. Gli infortuni sul lavoro, seppure in decremento, rappresentano ancora un problema che merita la massima attenzione. Le malattie professionali mostrano un trend stabile negli ultimi 5 anni, con un aumento percentuale negli ultimi 2 anni dei tumori professionali e in particolare dei mesoteliomi, per lo più legati a pregresse esposizioni lavorative ad amianto. La vigilanza attuata dallo SPISAL (Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro) resta uno strumento essenziale per contrastare il fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali, configurandosi tra altri strumenti di prevenzione insieme alla conoscenza del territorio, la formazione e l’informazione, la promozione della salute, la diffusione di buone pratiche, la creazione di partenariati tecnico-scientifici ed economico sociali con altre istituzioni, con le parti sociali, con l’università etc. Importante, qualificata e articolata l’attività svolta dallo SPISAL dell’Euganea nel 2023, diretto dalla dott.ssa Rosana Bizzotto.

CONTESTO PRODUTTIVO La provincia di Padova è un territorio che conta la maggior percentuale di imprese attive nel Veneto: 85.415 unità contro le 84.622 della provincia di Verona, le 79.489 di quella di Treviso, le 71.795 di Vicenza e le 66.685 di Venezia. Rovigo conta poco più di 22.000 imprese, Belluno poco più di 13.000. Spiccano nel contesto produttivo di Padova il settore del terziario e l’industria manifatturiera. Secondo i dati della Camera di Commercio riferiti al 2021, gli occupati ammontano a più di 380.000. La struttura produttiva del Veneto, così come della nostra provincia, mostra il ruolo primario delle piccole e medie  imprese. Infatti se in Italia gli addetti delle piccole e medie imprese rappresentano oltre la metà del totale degli occupati (56,6%), con le percentuali maggiori nella Provincia Autonoma di Bolzano (67,2%) e in Veneto (64,2%), a Padova si raggiunge il valore 69,5%. Le piccole imprese solitamente sono dotate di minori risorse economiche, organizzative e umane rispetto alla gestione dei temi della salute e sicurezza sul lavoro. D’altro canto la frammentazione dell’attività produttiva condiziona la capacità di copertura del territorio da parte dei Servizi di Prevenzione, quali lo SPISAL.

INFORTUNI SUL LAVORO In provincia di Padova l’andamento degli infortuni definiti positivamente dall’INAIL (con esclusione di sportivi, colf e studenti) presenta un andamento altalenante, se consideriamo i valori assoluti: nel 2012 il loro numero era pari a 6821, nel 2021  hanno raggiunto il valore di 5835, nel 2022 sono stati pari a 6965 unità. Di questi, l’84.1% ha interessato l’Industria e Servizi, il 3.3% l’Agricoltura (intesa come industria). Se però prendiamo in esame i tassi grezzi per 1000 addetti INAIL, il trend è in discesa: si passa infatti da un tasso di 20.8 nel 2012 ad un tasso di 15.3 nel 2021 (ultimo dato disponibile). Anche il trend degli infortuni gravi è in calo: si passa da un valore di 6.0 nel 2012 ad un valore di 4.3 nel 2021 (ultimo dato disponibile).

MALATTIE PROFESSIONALI Sono pervenute allo SPISAL, dal 2019 al 2023, 4011 denunce di malattia professionale. Più dell’80% delle segnalazioni riguardano malattie muscolo-scheletriche; da sottolineare il dato riferito a forme tumorali, in particolare mesoteliomi e tumori polmonari, 248 nel quinquennio. Negli anni 2022 e 2023 le denunce di tumori di origine risulta pari rispettivamente al 8% e 9% del totale delle segnalazioni. Negli anni 2022 e 2023 si nota in particolare un rialzo di segnalazioni di mesotelioma rispetto al periodo 2019-2021. Le ipoacusie da rumore, molto frequenti in passato, si sono ridotte al 4-5% mentre cominciano a pervenire denunce di malattie nuove come quelle legate a condizioni di disagio lavorativo, che nel quinquennio hanno raggiunto il numero di 19 segnalazioni. Non sorprende questo dato se si pensa che, secondo una ricerca svolta in ambito UE, i disturbi muscolo-scheletrici e da stress correlato al lavoro sono quelli più lamentati dai lavoratori europei.

DINTESI INTERVENTI SPISAL

Tipologia di prestazioni Numero
   
Aziende controllate con sopralluogo 2778
   
Cantieri edili controllati con sopralluogo 917
di cuiCantieri di bonifica da amianto266
Aziende controllate su atti documentali 1276
   
Sospensioni dell’attività Imprenditoriale 14
Sequestri 7
Inchieste infortuni 228
Inchieste di malattia professionale 444
Ricorsi avverso il giudizio del medico competente 84
Piani di Lavoro per bonifica amianto valutati 1015
Ammontare delle sanzioni comminate 1.221.592

Come si evince dai numeri sopra rappresentati, buona parte dell’attività svolta dallo SPISAL è legata al controllo delle condizioni di igiene e di sicurezza sia preventive che a seguito di infortuni o di malattie professionali. Le aziende nelle quali è stata contestata una violazione alla normativa vigente sono state 862, pari al 31% del totale di quelle controllate. Su 917 cantieri, 292 (32%) sono risultati non a norma al primo sopralluogo. Le sospensioni dell’attività lavorativa imprenditoriale hanno riguardato 14 ditte, di cui 7 del settore edile e 5 del manifatturiero, mentre i sequestri hanno interessato 2 cantieri e 5 aziende. Su 329 aziende agricole i verbali comminati sono stati in totale 40, pari al 12%.