Ad Affi sabato 20 aprile una biciclettata speciale
“Mia figlia Morgana ha 18 anni. Le hanno diagnosticato una forma grave di autismo intorno ai due anni. E’ stato un cammino difficile, fatto di disperazione e di solitudine. Nove anni fa mi sono detta che nessun altro avrebbe dovuto conoscere l’enorme solitudine che ho conosciuto io e così ho aperto una chat Whatsapp dedicata ai genitori di bambini con disturbi dello spettro autistico. Da quella chat è nata l’associazione”. A parlare è Tiziana Valsecchi, la fondatrice dell’Associazione “Nella casa di Dorothy” che da anni parla e fa parlare di autismo. Aiuta chi ci si deve confrontare tutti i giorni, chi ne vive le difficoltà, chi non sa nemmeno che cosa significhi.
“Ho scelto di chiamare così l’associazione -continua Tiziana- perché da piccola mi piaceva molto il Mago Di Oz e trovo che in quella storia ci sia l’esattamente quello che serve per affrontare l’autismo. Testa, cuore e coraggio”.
L’associazione è nata a Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo. Ma di strada ne ha fatta tanta, in tutta Italia. Una parte, si potrebbe dire, in bicicletta. Perché l’evento “Pedalando insieme oltre la disabilità”, che farà tappa ad Affi il prossimo sabato 20 aprile alle ore 10, non è una novità per l’associazione. Le prime due edizioni si sono tenute in casa, a Brembate di Sopra.
Si tratta di giornate in cui andare oltre la disabilità davvero, non solo a parole. Al parco della Biblioteca ci saranno infatti per tutti i partecipanti che ne faranno richiesta delle biciclette speciali. Una sorta di tandem orizzontale in cui la persona con disabilità avrà la percezione di avere il controllo del mezzo mentre sarà di fatto l’accompagnatore a guidarla.
E non ci saranno solo biciclette ma anche associazioni che si occupano di autismo, per dare a tutti la possibilità di sapere di che cosa si stia parlando. “L’autismo -spiega Tiziana- è uno dei disturbi di cui più si parla e di cui invece meno si sa”.
Per i bambini ci sarà anche Batman, un cosplay che li accompagnerà durante tutta la giornata. “Siamo arrivati ad Affi grazie ai genitori di Joshua che fanno parte della nostra associazione e volevano che questa volta venissimo a casa loro”, dice Tiziana. “Per questo devo anche ringraziare il Sindaco Marco Sega che ha accettato la nostra richiesta con entusiasmo e ci ha aiutati in ogni modo”.