la Redazione

Polemica sui vaccini, Bellavite replica all'Università

Dopo le polemiche per le parole sui vaccini alla trasmissione “Di Martedì” su La7, il professor Paolo Bellavite ha replicato al comunicato del rettore Nocini e dell'Università di Verona che si erano dissociati dalle affermazioni del professore.

Scrive Bellavite: “L’Ateneo afferma che il sottoscritto non risulta avere alcuna collaborazione attiva con nostri gruppi di ricerca, tantomeno in ambito COVID-19” ma tale affermazione non è corretta per due motivi: 1) come molti altri professori, dopo il pensionamento lavoro ancora all’Università di Verona (Dipartimento di Medicina, Sezione di Patologia Generale) nella veste ufficiale di “cultore della materia” (vedi https://www.dm.univr.it/?ent=persona&id=960&lang=it) e negli ultimi quattro anni sono stato referente scientifico di un programma di ricerca di immunofarmacologia, 2) tra i diversi argomenti di cui mi sono recentemente occupato c’è anche il COVID-19, su cui ho pubblicato già due lavori nella letteratura scientifica internazionale, precisamente uno in agosto 2020 sul potere antivirus degli agrumi (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7465267/), un altro nel marzo 2021 sul meccanismo dei danni cardiovascolari del vaccino (https://www.ecronicon.com/ecpt/ECPT-09-00592.php). Stupisce che illustri colleghi, che si pregiano di studiare un vaccino “italiano”, non li conoscano”.

"Ovviamente non contesto all’Ateneo il fatto che esprima opinioni, anche prevalenti, diverse dalla mie. Ma nel comunicato si afferma che avrei citato “dati non documentati” e che autorevoli colleghi avrebbero “messo in luce le incongruenze e le inesattezze riportate durante l’intervista”, senza dire quali. In realtà i dati sugli effetti avversi sono ben documentati, come lo è la differenza tra i diversi metodi di farmacovigilanza, che ho menzionato. Tutti sanno che in queste trasmissioni televisive si hanno pochi minuti (a volte pochi secondi) per spiegarsi e nessuno ha tempo, ovviamente, di citare la bibliografia scientifica che sta dietro alle proprie affermazioni. Oltretutto non mi è stata più data la parola, contrariamente a quanto concordato in anticipo coi giornalisti. Ovviamente io la bibliografia la conosco (disponibile nel mio canale Telegram https://t.me/PaoloBellavite) e posso fornirla a chiunque fosse interessato, compreso chi, senza conoscerla e senza interpellarmi, ha steso un comunicato che potrebbe ledere la figura scientifica di un medico, cultore della materia, afferente alla stessa Università" conclude Bellavite.